Entrata dell'Istituto, [Terminata]

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Nictolas

Posted on 26/10/2010, 11:35

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Le parole della ragazza sembrarono tirare su di morale il giovane sindaco, ma non completamente.
Rika, non posso che darti ragione, ma io ambisco sempre al meglio, alla perfezione, capisci?
Gyoku sembrava davvero essere ossessionato dall'idea di perfezione, non c'era mai nulla fuori posto o che fosse privo di attenzioni in qualsiasi cosa che lo convolgesse.
Adesso ho continuamente per la testa questo orribile assassino, i suoi orribili atti violenti vanno fermati e lui deve essere catturato il prima possibile...
La polizia si sta dando molto da fare, ma probabilmente non basta, non abbiamo a che fare con un semplice psicopatico, ma penso che si tratti di un individuo molto molto intelligente e decisamente inafferrabile.
Gyoku sembrava quasi spaventato per la situazione, oppure era semplice fastidio?
In ogni caso una cosa era certa: voleva catturare quell'individuo a tutti i costi.

×Sheryl

Posted on 26/10/2010, 13:15

Era ovvio che capisse, capiva perfettamente il persiero che aveva il Signor Gyoku. Era ormai risaputo che la sua idea di perfezione non si applicava solo all'apparenza ma al concreto: Lui non voleva che Hikari SEMBRASSE sicura e perfetta, lui desiderava che lo fosse davvero.
"Vedrà che le cose si sistemeranno, Signor Gyoku..." Disse flebilmente, annuendo convinta. Se tutti erano sulle sue tracce, prima o poi lo avrebbero preso... L'unica cosa che, in cuor suo, sperava Rika, era che lo arrestassero al più presto. Ora che le aveva detto quelle cose, la sicurezza che un tempo provava nel girare per le strade della cittadina, di sera, non sarebbe stata la stessa, poco ma sicuro.
Mugugnò qualcosa per qualche secondo, dopodichè chiese:
"Sapete almeno che faccia... abbia?"

Nictolas

Posted on 26/10/2010, 18:16

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Il sindaco Gyoku a quella domanda resto completamente in silenzio.
Dopodiché la macchina continuò ad avanzare finché non arrivò esattamente di fronte al colossale centro commerciale di Hikari.
Sinceramente non ho la minima idea di che faccia possa avere.
Rispose con un sorriso guardando la giovane ragazza per la prima volta negli occhi.
Comunque Rika, sono preoccupato per le giovani e indifese ragazze come te, a causa di questa brutta situazione...
Avere una stanza tutta tua nel grosso dormitorio femminile dell'Istituto Nekozawa non ti tornerebbe meglio?
Gyoku sembrava molto interessato e si chiedeva come mai la ragazza non avesse deciso di stabilirsi presso la scuola invece di attraversare completamente la grossa città di Hikari...

×Sheryl

Posted on 26/10/2010, 18:28

"Il... Dormitorio?" Rika sbarrò gli occhi, fissando incredula il ragazzo seduto accanto a lei. Si sarebbe aspettata qualsiasi domanda, ma non una del genere. "Ah... Beh ecco..." Sospirò, stringendo la tracolla. Effettivamente non aveva tutti i torti a fare una domanda del genere anzi, era piuttosto normale. La maggior parte degli studenti abitavano presso la scuola, quindi risultava un po' strano che una ragazza che stava lontano dall'istituto non stesse anch'ella lì.
"Sono riuscita ad entrare all'Istituto Nekozawa grazie ad una borsa di studio, ma con essa non posso permettermi di alloggiare nel dormitorio." Sembrava leggermente imbarazzata nell'ammetterlo. "Sono già grata di poter studiare in una scuola così prestigiosa, non voglio dare fastidio ai miei... genitori..." Sussurrò l'ultima parola.

Nictolas

Posted on 26/10/2010, 18:41

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All'udire quelle imbarazzate parole Gyoku non potè fare a meno che assumere un espressione molto dispiaciuta in volto.
Dunque, non puoi permetterti questi costi extra eh? Beh...
Improvvisamente tramutò l'espressione rammaricata in una decisamente più soddisfatta e concluse.
Rika Hayase, da questo giorno in poi non avrai più quel genere di problemi. Provvederò io a farti avere una camera tutta tua nel dormitorio, con spese di mensa e lavanderia comprese!
Non chiedermi perché, ne altre spiegazioni. Io sono sempre felice di aiutare menti promettenti nello studio.
Chi ha voglia di applicarsi e una buona intelligenza non deve essere ostacolato, anzi!
Le calde parole di Gyoku-sama sembravano davvero concise e convinte, credeva molto in quello che diceva e voleva che la ragazza facesse lo stesso.
Dopo quelle parole lo sportello sul lato di Rika si aprì alzandosi verso l'alto, come l'ala di un gabbiano.
Ah, siamo arrivati signorinella...
Concluse sorridendo.

×Sheryl

Posted on 26/10/2010, 18:49

C... Cosa stava dicendo? Non poteva aver detto QUELLE cose? No, ovviamente, aveva sicuramente sentito male! Nella mente della ragazza non poteva esserci altra spiegazione logica a quello che stava accadendo.
"C.. Cosa?? No!! Non posso accettare!!" Rika si voltò con il busto verso il Signor Gyoku, agitando le mani come in segno di disapprovazione. Ovvio che in cuor suo non poteva accettare una simile proposta! Non poteva assolutamente permettersi di approfittare così delle persone, non quando lei stessa non voleva dipendere da esse!
"Davvero, questo è troppo! E' impensabile che accetti una simile proposta, io...La ringrazio, ma..." Non sapeva proprio cosa dire, si era ritrovata senza parole vista l'improvvisa offerta. Come se non bastasse, il sorriso che mostrava nei suoi confronti aumentava la sua agitazione, facendola arrossire.

Nictolas

Posted on 26/10/2010, 20:31

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Gyoku voltò leggermente il busto verso la ragazza, poi allungò la mano per prendere quella di Rika, e la baciò come un segno di galanteria sparito da fin troppi secoli.
Non potrei accettare io tuo rifiuto.
Disse con una voce profonda, fissando la giovane Rika negli occhi.
Dopo aver detto quello, tirò fuori dalla giacca una profumata rosa rossa e la mise tra le mani della ragazza.
Nel frattempo il tempo era leggermente migliorato, era ancora brutto e nuvoloso sì, ma almeno aveva smesso di piovere...
Mi raccomando, fa attenzione d'ora in poi là fuori... spero che ci rivedremo ancora giovane Rika...
Concluse facendo un occhiolino condito con un dolce sorriso.

×Sheryl

Posted on 26/10/2010, 20:42

Rika scese dall'auto fissando ancora sbalordita l'uomo, le guance sempre più arrossate. Non seppe dire niente, qualsiasi parola le sembrava stupida ed inopportuna. Si rendeva conto che il fatto stesso di rimanere impalata a fissare la macchina allontanarsi era da stupidi, ma non potè farne a meno. Tutta quella raffinatezza, quella gentilezza... Non c'era per niente abituata, pensava fosse andata persa con il passare degli anni. Invece...
"Alla fine non sono riuscita a rifiutare..." Sospirò, fissando la rosa che teneva nella mano destra. "E non l'ho neanche ringraziato..."

-----------------------------------------------------FINE

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