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Sangue Bianco

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Yue •
view post Posted on 22/11/2010, 20:16




Mitsuki

Gli sorrise dolce e comprensiva.
Okay, non lo comprendeva un granchè ma ormai sembrava essersi calmato.
Meglio invogliarlo alla conversazione.
Farsi spiegare alcune cose.
Appoggiare le sue ipotesi e i suoi pensieri.
Farselo amico in pratica.
Una buona parte della rete era stata gettata, ora bastava solo iniziare, con lentezza, a raccoglierne i frutti.
Lo guardò muoversi, sedersi e giocare col coltello.
Lo osservò sempre come la mamma che monitora da lontano il proprio bambino pronta a richiamarlo in caso di necessità.
Dopo il "ti rendi conto?" disse.
I giornali fraintendono sempre, o se non fraintendono abbelliscono la verità con fronzoli inesistenti per fare audience.
Continuò a sorridere e ad ascoltare.
Poi quando il ragazzo concluse domandò con sincerità e interesse.
Perché non mi parli della tua arte?
 
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view post Posted on 22/11/2010, 20:57

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Un raggio di incredulità illuminò il volto del ragazzo.
Quella giovane era davvero interessata alla sua storia? Perché era così diversa da tutti gli altri?
Kyoki sentì uno strano calore dentro di sè, un calore non aveva mai sentito prima.

Io... devo mangiare per vivere... no? Ecco... c'è una gran bella differenza tra me e un macellaio!
Beh, sì ecco, un macellaio fa a pezzi la carne e la lavora come se fosse materia inorganica...
Io invece la tratto con amore! E prendo solo i pezzi migliori... sì... scarto tutte le impurità e recido in modo perfetto ogni singola parte dando la massima attenzione e cura nei particolari senza fare preferenze... Insomma, la mia è un arte!

Diceva quelle parole con un enorme convinzione, e anche se presupponeva che mangiare carne fosse una cosa del tutto normale c'era qualcosa di vagamente umano nelle sue parole, o almeno era la sensazione che lasciava apparire.
Ma per lui mangiare carne umana era davvero qualcosa di così giusto e inevitabile?
Il male è una cosa relativa secondo molti filosofi, insomma, il ladro che ruba è così cattivo se rapina perché completamente incapace di trovare lavoro a causa dei mercati economici e solo e unicamente per mangiare e non morire di fame?
Ma poi, questa cosa, era paragonabile come un soggetto come lui?
L'unica cosa certa è che si stava stranamente aprendo nei confronti di Mitsuki...
 
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Yue •
view post Posted on 22/11/2010, 21:43




Mitsuki

Lo vide mutare in volto.
Vide un'espressione ben lontana dalla follia omicida.
Vide incredulità, stupore e qualcosa che le sembrò una piccola forma di un celato entusiasmo.
Forse si sbagliava, forse no, ma non aveva importanza.
Quel ragazzo era capace di conversare e Mitsuki si stava interessando alla sua storia.
Non era ferrata in psicologia e affini però suo padre le aveva insegnato a riconoscere le persone e sua madre a come "giocare" con loro.
Okay, non erano esattamente dei "buoni" genitori ma sorvoliamo sui dettagli.
Sul volto di Mitsuki si formò un'espressione di puro interesse.
NOn poteva negarlo, la logica del ragazzo iniziava ad affascinarla.
Ciò non significava che ciò che lui faceva fosse giusto, ma nemmeno che fosse completamente sbagliato.
Lei non mangiava carne, non sempre almeno. Assimilava solo lo stretto necessario per prendere le proteine che i legumi non potevano darle.
Attenta ad ogni parola faceva alcuni cenni con il capo per far vedere che aveva capito e stava seguendo.
Gli occhi puntati sul ragazzo così distante da lei.
Circondato da un'accecante candore.
Sembrava un piccolo lupo mascherato da soffice pecorella.
La tua logica non fa una piega. Questo devo riconoscertelo.
Umani o animali, dinnanzi alla natura non ci sono differenze tra le due specie.
sorrise.
Noi mangiamo per vivere, gli animali pure, i vegetali si nutrono di sali, minerali, acqua per crescere e proliferare.
Facciamo tutti parte di un grande eco-sistema, non lo si può negare.
Ma non si può negare che alle volte la crudeltà dell'uomo raggiunga livelli vertiginosi.
Alle volte mi si contorce lo stomaco pensando che alcuni animali vengono fatti crescere e ingozzati per il solo scopo di finire in pentola.

Fece una pausa, fissò il soffitto, rimase immobile.
Mille pensieri le vorticavano nella mente.
Non si poteva chiamare arte quella del ragazzo.
Per quanto fosse fatto bene un omicidio era pur sempre un omicidio.
Ma non poteva nemmeno dargli tutti i torti.
La carne era pur sempre carne.
Non importavano le origini.
Fece ruotare la testa di lato per poi tornare a guardarlo.
Ci sono tante cose che vorrei che tu mi spiegassi, tanti punti di vista nuovi che vorrei conoscere di te.
Ma prima...
interruppe la frase con un sorriso dolce.
Posso sapere il tuo vero nome?
 
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view post Posted on 22/11/2010, 22:30

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Benché capire completamente la mente di quello psicopatico era una cosa prettamente impossibile, la ragazza ci si stava avvicinando parecchio...
Ma improvvisamente disse qualcosa che confuse il ragazzo.
"Umani o animali, dinnanzi alla natura non ci sono differenze tra le due specie."
Qui Kyoki fece una strana espressione.

Ci sono notevoli differenze secondo me...
Io non mangierei mai la carne di un povero animale indifeso... mai. Ma l'uomo... invece...

Ed ecco che come per magia un'altra porta della mente di Kyoki si aprì davanti a Mitsuki.
Kyoki non mangiava davvero carne di animali? Cioè, che diavolo era? Un animalista? Lui?
Improvvisamente il suo viso sembrò colmarsi di odio, probabilmente verso gli umani, come se li mangiasse esclusivamente per punirli.
Ovvio che non poteva essere l'unico motivo, ma...
In ogni caso, un altra frase della ragazza sconvolse il ragazzo, una domanda.

I-il... il mio nome?
Kyoki divenne improvvisamente silenzioso, come se si fosse spento di botto, e lo sguardo perso nel vuoto.
Il mio... nome...
Con tutta la calma del mondo si voltò nuovamente la ragazza e con calma convinta rispose:

Il mio nome è Blue Bleeding Butcher... no?
 
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Yue •
view post Posted on 22/11/2010, 22:38




Mitsuki

Stava confondendo involontariamente il ragazzo.
La cosa non le andava a genio, però la stava aiutando in qualche modo a far si che lui si aprisse.
Che comunicasse con lei e che ci fosse lo scambio di opinioni.
Era un'ottima cosa, e Mitsuki era al principio della sua lenta discesa nella mente del ragazzo.
Sentì una piccola fitta alla spalla dove lui l'aveva morsa e fece una leggera smorfia.
Diede un'occhiata alla cannottiera strappata e incrostata di sangue.
Sperò di non prendere qualche strana infezione causata dal tessuto della cannottiera non proprio pulito a contatto con la pelle viva.
L'uomo è l'unico animale che caccia e attacca i suoi simili. Che uccide per purro divertimento e non per necessità.
In effetti possiamo dire che su questo piano sia inferiore a molti animali.

Sorrise per l'ennesima volta spostandosi lievemente sulla sedia per trovare maggior stabilità tra le corde che la bloccavano.
Poi disse, dopo la risposta che ottenne dal ragazzo, anche se non era quella sperata.
Blue Bleeding Butcher non è solo un soprannome?
 
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view post Posted on 22/11/2010, 22:45

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Kyoki cercò di scherzare con del freddo sarcasmo sulla domanda della ragazza, ma lei non rimase al gioco e continuò a domandare seria come prima.
Mh... beh... sì, è un soprannome.
Kyoki non aveva voglia di giocare infondo, non avrebbe avuto molto senso, ma poteva fidarsi di lei?
Poteva davvero arrivare a tal punto?
Kyoki era debole mentalmente parlando, ma non un completo stupido.
Che lo stesse sottovalutando?

Per quale motivo dovrei dirti il mio nome?

Chiese con tono collerico, poi, nemmeno due secondo un sorriso approdò sul suo volto.
E ora che ci penso nemmeno io so il tuo nome...
 
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Yue •
view post Posted on 22/11/2010, 22:54




Mitsuki

Sorrise tranquilla.
Io il mio nome te l'ho già detto prima.
Fece spallucce e lo guardò negli occhi anche se da lontano quale era.
Mi chiamo Mitsuki.
Fece una pausa.
Il fastidio alla spalla aumentava.
La pelle iniziava la cicatrizzazione con la stoffa dentro.
Cercò di arrivare alla cannottiera con i denti ma alla fine desistette e tornò al ragazzo.
Volevo sapere il tuo nome semplicemente perchè "Blue Bleeding Butcher" è troppo lungo da pronunciare ed è meno diretto. Tutto quà.
Se per te è un problema non te lo chiederò più...

Fece sspallucce, una piccola vena di dispiacere nella voce.
Poi sorrise tranquilla abbandonandosi contro la sedia completamente.
Lo osservò con tranquillità nel suo aspetto.
Voleva trasmettergli tranquillità e cercò di farlo rilassandosi e accomodandosi per quanto fosse possibile nell'angusto modo in cui lui l'aveva messa.
Poi con gli occhi e con i gesti cercò di infonderli fiducia. Niente movimenti bruschi, niente strane espressioni o sguardi.
Non aveva niente contro il ragazzo.
Non voleva né attaccarlo né approfittare di lui in qualche modo.
Semplicemente lo affascinava nella sua stranezza.
Stuzzicava la sua immaginazione e il suo spirito d'osservazione.
Voleva saperne di più su quella misteriosa figura.
 
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view post Posted on 22/11/2010, 23:03

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Giusto.
La ragazza aveva un nome, "Mitsuki", ma evidentemente Kyoki prestava maggiore attenzione ad altri pensieri nel momento in cui la ragazza lo disse.
Mitsuki...
Ripetè dentro di sè.

Il mio vero nome è...
No.
Non poteva farlo.
Si sentì bloccato come se una mano gli avesse appena bloccato la bocca, sigillata a dir poco.
Questo qualcosa però fu un pensiero che Kyoki non si fece problemi a distogliere.
Infondo sarebbe cambiato qualcosa se le avesse detto il suo vero nome?
No, perché prima o poi avrebbe mangiato quella ragazza e quindi tutto sarebbe tornato a come era prima.
Ma aveva davvero ancora intenzione di mangiarsela?

Kyoki Gyoku... sì, questo è il mio nome.
 
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Yue •
view post Posted on 22/11/2010, 23:13




Mitsuki

Lo ascoltò mentre ripeteva dopo di lei il suuo nome.
Sembrava un bambino che ripete le parole che gli vengono insegnate.
Iniziò a provare tenerezza per quel ragazzo.
Ad occhio e croce lui era più grande di lei, ma qualcosa in quel ragazzo faceva risvegliare in Mitsuki un tipo di istinto protettivo.
Mitsuki si sentiva in dovere di proteggere quel ragazzo? Il famoso Blue Bleeding Butcher temuto da tutti?
Strano.
Un atteggiamento davvero strano.
Ma quello sembrò alla ragazza.
Il nome che lui le disse la distolze da quei pensieri così inaspettati.
Non assimilò bene tutto il nome per esteso concentrandosi solo sulla prima parte di esso.
Kyoki... è un bel nome. Semplice e facile da pronunciare.
Sorrise ampliamente con occhi dolci.
Le fece piacere in un certo modo sentire di aver fatto un passo avanti.
Poi si bloccò spalancando lievemente gli occhi.
Gyoku...
Non era possibile.
No dai, era assurdo.
Dai, impossibile.
Erano passati pochi giorni dall'incontro scontro che Mitsuki aveva avuto con il sindaco di Hikari e adesso si trovava imprigionata con un altro ragazzo appartenente alla famiglia Gyoku?
Assurdo.
Che lei avesse una specie di radar per le persone che portavano quel cognome?
La coincidenza era assurda e la lasciò per un attimo senza fiato poi però scosse il capo.
Impossibile.
Era solo una coincidenza. Ne capitavano tante in quella cittadina.
Sorride tranquilla calmandosi.
Cacciò quel pensiero dalla sua mente.
Incrociò il suo sguardo e sorrise dolcemente.
Fece una brevissima pausa poi aggiunse:
E' da molto che vivi da queste parti Kyoki? Non ti ho mai visto in giro.

Edited by Yue • - 22/11/2010, 23:38
 
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view post Posted on 23/11/2010, 19:19

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Ed ecco che si verificò un'altra cosa strana.
Kyoki aveva voluto includere il suo proibito ed eccelso cognome, giusto per vedere qualche reazione in Mitsuki, ma invece... zero.
Era risaputo che Shouri Gyoku fosse figlio unico, anche perché la madre era morta nel parto, quindi qualcosa non tornava, soprattutto considerando che Kyoki sembrava più giovane di qualche anno.
In ogni caso ci fu un'altra curiosa domanda da parte della giovane.

Emh... io, ecco, fino all'anno scorso sono stato... molto occupato, già...
La risposta di Kyoki fu evidentemente forzata.
Ma cosa significava con il termine "occupato"? Che senso aveva quella risposta?
Stava tutto alla giovane Mitsuki trovare una decifrazione in quella frase...
 
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Yue •
view post Posted on 23/11/2010, 21:05




Mitsuki

CApì ciò che intendeva.
O almeno così pareva vista la lentezza e la precisione con cui annuiva con il capo pensierosa.
Le labbra leggermente contratte di chi sta pensando.
CApisco, non sono affari miei e non ti chiederò altro tranquillo.
Se non vuoi parlare non ti obbligo mica.

Le labbra si mossero in un sorriso tranquillo.
In un certo senso lo invidiava.
E non riuscì nemmeno a nascondelo a parole.
Uscirono da sé. Semplici e precise.
Sai un po' ti invidio. Stare lontano da Hikari. Visitare posti diversi qualunque essi siano e in qualunque circostanza uno ci vada.
Io non ho mai avuto il piacere di scoprire il mondo.
Mi muovevo solo quando mio padre voleva insegnarmi il mondo degli affari e mi portava nei vari posti in cui era il capo.
Da quando ricordo è sempre stato così.

Fece spallucce.
Che vuoi che sia, alemno sono uscita dalla mia "lussuosa prigione". E' un passo avanti.
Si fermò.
Stava vaneggiando.
Guardandolo in viso stava dicendo cose che probabilmente a lui non interessavano.
Aveva intenzione di ucciderla no?
E allora cosa gliene poteva interessare a lui?
Scusami se ho iniziato a vagheegiare.
Capisco benissimo che a te di queste cose non interessi minimamente.

Sorrise traquilla.
Lo stava guardando in volto ma le sembrava di non vederlo.
Stava cadendo vittima del suo stesso gioco?
 
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view post Posted on 23/11/2010, 21:46

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Le parole della ragazza, al contrario di quello che pensava lei, erano molto interessanti per Kyoki, ma non sembrava condividerle per niente.
Tu non hai la minima idea di cosa voglia dire la parola "prigione".
Rispose freddamente Kyoki alla ragazza.
Una ragazza che era nata e cresciuta nel lusso, viziata dagli oziosi genitori, che voleva vedere un mondo ignara di quali cose orribili celasse in ogni oscuro angolo. Ecco cosa stava diventando per i suoi occhi.
Non che lui avesse girato molto il mondo, al contrario, lui non sembrò affermare di essersi mai allontanato da quella città.
Fino a qualche minuto fa sentiva di essere compreso, ma putroppo per la ragazza ora le cose sembravano tornare allo stesso livello iniziale.
Insomma, Mitsuki aveva fatto un passo falso, e certi piccoli errori in una situazione del genere non poteva permetterseli.
Un altra piccolo sbaglio e probabilmente Kyoki si sarebbe stufato della conversazione e sarebbe passato all'azione.
 
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Yue •
view post Posted on 23/11/2010, 21:58




Mitsuki

Tu vedi le mie parole come la stupidità di chi non conosce.
Ma una prigione non deve essere per forza cosituita da mattoni per essere tale.

Fece spallucce.
Non gliene fregava più molto dei suoi genitori.
Non voleva saperne di persone che non sapevano amare nessuno se non il proprio denaro.
Suo fratello aveva capito le cose subito e se ne era andato.
Lei avrebbe avuto la stessa possibilità o sarebbe finita lì?
Si rese conto del suo errore.
Era tardi ormai.
Se lui l'avesse uccisa a chi sarebbe importato?
A sua madre, a suo padre? Certo, non arebbero più avuto n erede dopo che Matsu se ne era andato.
Matsu... Lui era il solo per cui nutriva un forte affetto.
Avrebbe riviso quel sorriso da scemo?
Non lo sapeva.
Rimase in silenzio, ferma come una statua, impassibile come la roccia.
Con l'amaro in bocca tornò a guardarlo.
Nonostante le dicerie sei da ammirare.
Tu vai avanti anche se molti ti vengono contro.
Polizia e giornali ti braccano da ogni lato e tu non demoridi contiuando il tuo stile di vita.
Non abbassi mai la testa.
Tu sei quasi libero.

Sorrise debolmente.
Forse mi stò sbagliando ma è quello che mi sembra.
Tacque.
Si stavano forse srotolando i suoi ultimi attimi di vita?
La decisione spettava solo a Kyoki.
 
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view post Posted on 23/11/2010, 22:17

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Quando tutto ormai sembrava essere arrivato alla fine, e la morte della ragazza un fatto inevitabile, qualcosa cambiò.
Sì insomma, un salvataggio dell'ultimo minuto, questo rappresentava l'ultima frase della ragazza.
Sembrava comprenderlo, ma a differenza delle frasi già usate per cercare di convincerlo stavolta il messaggio fu molto più forte.
Passarono delle emozioni.
Mitstuki prima fingeva di capire il giovane ragazzo, ma adesso Kyoki vedeva in Mitsuki un reale segno di disgusto verso persone che dalla massa vengono considerate "normali"... i suoi gentori.
Il tipo di persone che nemmeno Kyoki sopportava.

Questo gioco è durato troppo.
Kyoki si alzò in piedi, e accarezzando la lama si avvicinò lentamente a Mitsuki.
La guardò dritta nei suoi occhi ambrati, con i suoi azzurro scintillanti, assurdamente identici a quelli di suo fratello Gyoku-sama.
Poi, senza nemmeno accennare un cambiamento di espressione nel suo volto impassibile, alzò il braccio contente il falcietto verso il cielo.

Mi dispiace.
E giù.
Rapido come un fulmine.
Forte come un asciata.
Deciso come la morte.
Il colpo deciso e mirato recise in pieno la fune su un angolo della sedia e le corde si sciolsero liberando Mitsuki dalla stretta presa.
 
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Yue •
view post Posted on 24/11/2010, 15:13




Mitsuki

Sorrise tranquilla.
Era la fine.
Se ne sarebbe andata dicendo ciò che pensava e senza alcun rimpianto.
Solo di non poter salutare suo fratello.
Lo guardò avvicinarsi e tendere il coltello verso di lei.
Ecco.
La fine.
Se ne sarebbe andata con il sorriso, tranquilla.
Non disse niente.
Le parole le sembravano inutili e superflue.
Vide i muscoli del braccio del ragazzo contrarsi per poi rilasciare la loro forza distruttrice.
Chiuse gli occhi e attese.
Immobile sentì il fruscio che faceva la lama mentre fendeva l'aria.
Si aspettò il dolore, il suono del coltello che penetrava nella pelle, il sangue sgorgare dalla ferita.
Niente.
Assolutamente niente.
Riaprì gli occhi lentamente sentendo il suo corpo libero.
Guardò il ragazzo negli occhi, poi le corde per terra e sciolte sulle sue gambe e infine il suo corpo libero.
Rialzò lo sguardo sul viso del giovane, dritto nei suoi occhi.
Non capisco... disse semplice e diretta.
In effetti non capiva.
Non si era alzato per ucciderla?

Edited by Yue • - 24/11/2010, 16:48
 
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