Black & White

Kurai

Oh piccolo innocente cucciolo... Così imbarazzato e in confusione.
Kurai era certa che il suo atteggiamento stesse avendo l'effetto desiderato sul corpo del piccolo che pur essendo ancora un cucciolo era comunque un uomo in potenza.
Leccò via la piccola goccia di sangue che filtrò dalla sua ferita.
Il sapore del suo sangue era stranamente dolce.
Discostando le labbra da quel piccolo taglietto ormai in fase di riemarginazione Kurai alzò le lunge ciglia aprendo di nuovo gli occhi per guardarlo dritto in viso.
Sorrise maliziosa e disse con voce morbida, la stessa che aveva mantenuto fino a quel momento.
Adesso non sanguina più...
Si avvicinò di un altro pochino a lui.

Kurai

Miao?
Domandò tranquilla con quel suo tono di voce e quel suo sorriso ammaliante.
Sollevando una mano prese a percorrere il collo del ragazzo per poi sfiorargli guance, capelli e infine le piccole orecchie.
Il suo corpo ormai era a contatto con quello di lui e le sue forme generose premevano contro il suo petto con delicatezza.
Mmm... piccolo micetto non mi hai detto ancora come ti chiami...
Gli sussurò inclinando lievemente la testa di lato leccandosi lievemente le labbra per inumidificarle.
Il piccolo si stava eccitando. Ottimo segno.
Il divertimento poteva avere inizio.

Kurai

Sorrise vedendolo agitarsi.
Il piccolo si stava eccitando e quella nuova situazione sembrava turbarlo non poco.
I suoi occhi, i suoi gesti e il suo balbetare presagivano la sua voglia di allontanarsi ma il suo corpo non accennava a muoversi.
La tela che Kurai aveva tessuto intorno al piccolo Syro poteva dunque iniziare a stringersi lentamente e bloccarlo.
Syro è? Che bel nome piccolo...
Sussurrò sfiorandolo ancora.
Io invece mi chiamo Kurai.
Sussurrò tranquilla con il viso a pochi centimetri dal suo.

Kurai

Che cosa carina.
Si era fatto male ed era entrato completamente nel pallone.
Era giunto il momento.
Si spostò facendo un passo indietro e si inginocchio davanti a lui sorridendo.
Dove ti sei fatto male? Fammi vedere..
Sussurrò facendosi gentile senza abbandonare la sua sensualità.
Protese la mano verso di lui raccogliendo le piccole lacrime con la punta dell'indice.
Gli sfiorò la guancia con la punta di un'unghia e si sistemò la gonna prima di tronare a guardarlo negli occhi.

Kurai

Riuscì a mascherare perfettamente il ghigno che si stava per allargare sul suo viso da bambola perfetta.
Eccolo, il piccolo si era eccitato come lei voleva.
Soddisfatta del suo operato Kurai si chinò un po' di più verso di lui e prendendo con delicatezza il lembo della maglietta del ragazzo la sollevò esaminando il livido.
Con la punta del dito sfiorò la superficie della sua pelle.
Ti faccio male se ci toccò?
Domandò sensuale protendendosi verso di lui.
Girò la testa verso il micetto per guardarlo in faccia muovendo i lunghi capelli rosa e si ritrovò a pochi centimetri dal suo viso.
Non era mai arrivata così vicina.
Il dito continuò a muoversi impercettibilmente sulla sua pelle.

Kurai

Riabbassando lo sguardo sul fianco del ragazzo si spostò un attimino.
Sicuro? Le'matoma si stà allargando, forse dovresti applicarci una crema...
Sussurrò tornando a sorridergli sensuale muovendo le dita sul corpo del ragazzo chiudendo leggermente le braccia. Tale mossa mise ancora più in risalto il suo prosperoso seno che non poteva di certo passare inosservato.
Si avvicinò di un poco e gli sussurrò all'orecchio con voce calma e gentile:
Ehi tranquillo, non ti farò mica del male è...
Visto il rossore che gli imporporava il viso Syro si stava scaldando non poco e l'erezione che premeva contro i suoi pantaloni ne era una lampante conferma.

Kurai

Continuando a toccarlo sorrise tranquilla.
Non si scanzava e sembrava proprio piacergli quella situazione.
Molto bene. Sorrise sensuale.
Che crema serve per gli ematomi?
Sussurrò sensuale muovendosi lievemente.
Avvicinandosi ancora ridusse ulteriormente le distanze tra loro arrivando quasi a sfiorare la punta del naso del ragazzo.
Il suo resporò che usciva dalle labbra morbide e dischiuse emanava un dolce profumo di menta.
Dove la posso trovare?
Domandò aumentando lievemente la pressione delle dita sul suo addome.

Kurai

Sorrise tranquillamente senza muoversi. Era così carino che le venne voglia di mangiarselo.
Letteralmente.
Quella bianca sul tavolo è...?
Domandò avvicinandosi ancora dischiudendo le labbra.
Okay era il momento di agire.
La mano che passava sull'addome del ragazzo si spostò per andarsi a posare a terra ma "accidentalmente" sfiorò il rigonfiamento dei calzoni del ragazzo.
Inclinò la testa di lato e si avvicinò ancora un poco.
Pochi millimetri ancora e lo avebbe sfiorato con le labbra.
Andando in avanti con il petto sfiorò il suo con il seno.
Alzò una mano e gli sfiorò il viso lentamente.
Si avvicinò ancora e lo baciò chiudendo gli occhi.