Incontro al chiar di Luna

La ragazza sembrava schifata da quel comportamento da maniaco di Gyoku, e ciò era normale, ma non sembrava intenta ad andarsene.
Non subito almeno.
Gyoku spinse Ai per terra, sulla costa del laga, e con una mano strappò via il vestito sopra, lasciando il seno della ragazza in piena vista e totale controllo alle mani del Sovrano, che con passione lussuriosa iniziò a leccare e gustare, prima succhiando i capezzoli, poi passando la lingua intorno, sopra e sotto.
Si buttò proprio sopra di lei, fisicamente parlando, e con l'altra mano iniziò a strusciare sulle mutandine, esattamente sul suo frutto prioibito.
Ti piace, eh?
Disse con un tono di voce saccente.
Gyoku era un pazzo violento, solo apparentemente gentile.
E forse Ai l'aveva capito troppo tardi.

La giovane elfa non fece in tempo a fare qualche passo che si ritrovo davanti a lei Gyoku, perfettamente asciutto, pur se caduto nelle acque del lago, con un freddo sorriso e senza un capello fuori posto.
Chi diavolo era lui?
In un colpo secco allungò una mano al collo della ragazza che spinse di nuovo per terra, poi si tolse la giacca e la camicia, mostrando un fisico scolpito e asciutto.
Afferrò la ragazza per i capelli e la trascinò fino a una parete rocciosa piatta, dove la gettò di spalle.
Subito dopo gli strappò le mutandine con un colpo, e riprendendola per il collo da dietro iniziò a slacciarsi i pantaloni.
Ora iniziamo a divertirci.
Disse freddo e divertito allo stesso tempo.
Dai suoi pantaloni uscì un membro lungo dritto e duro che sembrava avere intenzioni chiare.
Mi sa che farò un pò male... Mi dispiace...
Sorrise in modo sadico.
Quella situazione gli piaceva parecchio.
La ragazza non fece in tempo a fare nessun gesto che il Sovrano entrò nella povera elfa da dietro, facendola vibrare e gemere vistosamente.

Gyoku vide che la ragazza era improvvisamente sparita dal suo controllo, come se si fosse sfilata dal suo membro verso l'alto.
Ma che diav...?!
Stava volando, e lui non sarebbe riuscito a raggiungerla.
Così si riallacciò i pantaloni, si rimise e i vestiti e disse.
Ci rivedremo.
E la prossima volta non avrai scampo.