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[Katekyo Hitman Reborn!] 28 Maggio, TYL RebornxLambo

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Izaya~
view post Posted on 29/8/2010, 22:37




Titolo: 28 Maggio
Rating: Rosso
Fandom: Katekyo Hitman Reborn!
Personaggio: Reborn, Lambo
Avvertimenti: Yaoi, One-Shot, Lemon
In collaborazione con: JennyRom
E' anche presente su: EFP

***

Quanto tempo era passato da quando Reborn si era allontanato? Sicuramente qualche ora. Fortuna che aveva detto che non ci avrebbe messo tanto a compiere quel lavoretto, secondo lui, "Semplice" e "sbrigativo". Certo, non avrei mai voluto sapere se invece fosse stato impegnativo. Sospirai, sdraiandomi supino su quel letto che oramai mi accoglieva da quando avevo finito di fare la doccia. Era comodo, così tanto che non mi faceva per niente voglia di alzarmi e andare a vestirmi. Che cosa c'era di meglio del silenzio della stanza, del profumo dello shampoo, di un accappatoio morbido e di un letto altrettanto attraente? Semplice, la sua presenza... Perchè non voleva arrivare? Come mai stava tardando a quella maniera? Proprio non me ne capacitavo.
Mi misi seduto a gambe incrociate, lo sguardo fisso davanti a me, pensieroso. Era noioso, non avevo niente da fare.
Di guardare la TV non se ne parlava nemmeno, la odiavo! La ritenevo un'inutile cosa, futile come poche altre! Non aveva alcun senso fissare degli stupidi canali, perdendo un mucchio di tempo, trall'altro pensando di acculturarsi in qualche maniera! C'erano sicuramente altre cose più interessanti da fare in un casa, no?

"Altre... cose..." Arrossii immediatamente nel dire quella cosa sotto forma di sussurro. Come sempre, alla fine, ricadevo su quell'argomento. Non che fosse interamente colpa mia, certo, un po' ci pensavo, ma mai quanto lo facesse lui! Voi non avete la minima idea di cosa significhi vivere 24 ore su 24 con un tipo come Reborn, non potreste mai immaginare di che cosa sia capace!
Mi rimisi tranquillamente sdraiato sul letto, stavolta a pancia in su a fissare quel soffitto così stranamente vuoto. Non ci avevo mai fatto molto caso... Effettivamente le uniche volte che stavo in quella posiz...

"BASTA!" Nascosi il volto tra le mani, ancora una volta rossissimo per l'imbarazzo. "Perchè penso sempre e solo a quello!?"

Reborn mi aveva davvero viziato male... Maledizione! Così sarei sembrato solo uno stupido pervertito!!

"Uffa..." Socchiusi appena gli occhi, sospirando per la seconda volta. Era così monotona la casa senza di lui...

Sentii in quel momento un tintinnio di chiavi lontano e subito dopo il rumore della porta di ingresso che si apriva. Scattai immediatamente in piedi e azzardai una corsa verso il luogo da cui proveniva quel rumore, lasciando aperta dietro di me la porta di camera. Finalmente era arrivato!

"R... Reborn!?" Ispirai pesantemente, fermandomi sulla soglia della porta. Si voltò verso di me nel sentirmi gridare, guardandomi con la sua solita espressione gelida. "E chi altri sennò? Idiota." Avanzò quindi, entrando in seguito nella camera.

Sorrisi tra me e me, portandomi una mano alla bocca per trattenermi il più possibile. Direte voi, solo uno stupido sarebbe felice nel venire offeso. Beh, prendetemi pure per uno stupido, per un idiota come direbbe Reborn... Sappiate che però ero felice di essere chiamato a quel modo se questo fosse significato stargli vicino il più possibile.
Mi voltai verso di lui, rientrando nella stanza e andando a sedermi sul bordo del letto, sempre fissandolo. Ero curioso di sapere che cosa avesse fatto per tutto questo tempo, ma sapevo anche che non dovevo infastidirlo quando tornava dal lavoro, non sempre era di buon umore ed era molto difficile capire quando lo era... Mi limitai quindi a guardando.

"Beh, che hai da fissare?" Si tolse la giacca, posandola nell'armadio, dopodichè prese una camicia pulita e iniziò a cambiarsi.
"Niente..." Continuai imperterrito a guardarlo con aria felice.
"Stupido..." Si abbottonò la camicia pulita, chiudendo in seguito l'armadio con un tonfo, voltandosi. "Hai intenzione di startene lì imbambolato ancora per molto?"
"Non sto facendo niente di male, sono soltanto seduto sul letto" Come sempre aveva da lamentarsi di qualsiasi cosa! Possibile che non riusciva mai a cambiare atteggiamento una buona volta?

Non chiedevo tanto... Semplicemente essere più gentile.

"Almeno potresti toglierti quell'espressione da ebete che hai stampata in faccia" Incrociò le braccia al petto, guardandomi dritto negli occhi, inespressivo.
"Questa è la mia faccia!!"
"Appunto... da ebete"
"Non..." Mi alzai di scatto, avvicinandomi pericolosamente a lui. "...Ho la faccia da ebete!" Mi sentivo profondamente offeso, va bene darmi dello stupido, ma insultarmi in quella maniera no!
"Certo che ce l'hai, io non me le invento le cose" Ridacchiò, sedendosi sul letto.
"Io non..." Ma che senso aveva controbattere? Tanto alla fine vinceva sempre lui, anche se la ragione stava dalla mia parte. Era sempre così, SEMPRE. "Basta mi arrendo... tanto tu non sai neanche che cosa sia la gentilezza..." Ed io che volevo solo stare un po' in sua compagnia...
"Certo che lo so, è che non mi va di essere gentile con un idiota come te"
"Sii gentile con me!" Mi sdraiai all'indietro, incrociando le braccia dietro la testa e ridacchiando. "Certo, non lo faresti neanche se ti implorassi..." Ed era vero purtroppo.
"Ah si, eh?" Mi sovrastò, avvicinando pericolosamente il viso al mio. "Tu mi stai mettendo alla prova" Un sorrisetto apparve sulle sue labbra.

Non so perchè ebbi un brivido di preoccupazione in tutto il corpo, forse perchè mai avrei pensato che potesse prendersela così tanto a cuore per una stupidata detta in un momento di delirio. Come mai sorrideva a quel modo? Perchè... Perchè ogni volta che mi fissava rimanevo incantato da quegli occhi?
Dischiusi appena le labbra, come se volessi dire qualcosa che non riuscì a trovare una via d'uscita, mentre Reborn si avvicinò ancora di più, baciandomi delicatamente e in seguito chiudendomi in un bacio mozzafiato. Sbarrai gli occhi nel sentire così tanta dolcezza, solitamente era avventato e desideroso. Davvero, portava con se qualcosa di unico, come se mi volesse chiarire le idee sul fatto che anche lui sapeva essere gentile a volte.
Gli cinsi il collo con entrambe le braccia, inclinando la testa di quel poco che sarebbe bastato per non intralciare quel contatto che si estendeva lentamente, con il passare dei secondi.
Scese quindi lungo il collo, baciando dolcemente ogni centimetro di pelle, mentre con la mano proseguiva lungo il petto, giungendo infine al nodo dell'accappatoio.

Proprio non riuscivo a capire la sua mentalità, poco prima non faceva che insultarmi, e all'improvviso invece era diventato dolcissimo. Che cosa voleva dimostrarmi? Che sapeva essere gentile anche con me? Bene, ci era riuscito... E mi piaceva...

"Reborn..."
"Che vuoi adesso?" Mi guardò con cattiveria, come scocciato.

Ok, stavo scherzando, davvero... Non era affatto gentile.
Mi voltai da una parte, imbronciato, gli occhi fissi in un punto non ben definito della stanza. Possibile che non sapesse mantenere un po' di atmosfera!?
E mentre io mi perdevo in questi pensieri, lui tornò a dove era rimasto, stavolta sciogliendo quel fastidioso nodo e aprendomi l'accappatoio, lasciandomi nudo di fronte a lui. Mi carezzò i fianchi con entrambe le mani, mentre continuava lungo il petto con i suoi baci e, come se non bastasse...
"Hm.." Mi portai una mano alla bocca non appena sentii la lingua di Reborn sfiorarmi il membro, trattenendo quegli stupidi versetti che ogni volta prendevano il sopravvento in me. Perchè lo stava facendo!? Non era da lui, mai lo aveva fatto in vita sua, anzi, costringeva sempre me a farlo. Però...
"HM!" Un altro leggero gemito mi accolse non appena lo prese leggermente in bocca, scivolando su di esso con la lingua. Era troppo piacevole...

Si staccò per un attimo, togliendosi la camicia che si era messo da poco, dopodichè tornò al suo lavoro. Lo percorreva in tutta la sua lunghezza, lentamente, scendendo subito più giù, baciando l'interno coscia, per poi terminare tornando la dove era prima, prendendolo interamente in bocca.
Mi sembra ovvio dire che mi stava piacendo da morire, quel suo atteggiamento mi stava dando alla testa. Inarcai appena la schiena nel sentire quell'antro caldo accogliermi, quasi come se fosse un gesto automatico contando la naturalezza con cui lo feci.

"R... Reborn!" Mi morsi la nocca dell'indice, per trattenere i gemiti che andavano crescendo ogni qualvolta giocava con il mio membro.

Era inutile, non mi ascoltava. Qualsiasi cosa io dicessi in quel momento sarebbe stata tranquillamente ignorata da quel suo atteggiamento superiore.
Lo sentii avvicinarsi alla mia apertura, sfiorandola appena, gesto che mi fece sussultare quasi istantaneamente. Come riusciva a farmi impazzire a quel modo? Era un mistero.
Si allontanò prendendo fiato, guardandomi negli occhi con fare serio, mentre tirava giù la zip dei propri pantaloni.

Che senso aveva continuare a tenere il broncio o, comunque, far finta di essere offesi per qualche stupidaggine come la gentilezza o altro? Non potevo farlo, i miei sentimenti e le mie stesse reazioni contraddicevano le mie parole.
Avevo il respiro corto e la mente offuscata da tutti quei pensieri che in quel momento mi vagavano in testa. Mi piaceva, come ogni volta in cui lo facevamo del resto.
Sentivo l'eccitazione crescere in me, le pulsazioni che si diffondevano dal bacino espandersi in tutto il corpo come per chiedere una via di sfogo che ben presto sarebbe arrivata.

"Reborn..." Quante volte lo avevo chiamato da quando aveva iniziato a farmi quella dolce tortura? "...An... ancora..." E quante volte era riuscito a farmi dire frasi imbarazzanti come quella? Pensai che da un momento all'altro sarebbe arrivato anche quel suo ghigno di soddisfazione, ma come sempre, anche quella volta non ebbi ragione...

"Lambo..." Mi baciò, iniziando a penetrarmi lentamente.

Era impressionante il modo in cui riusciva a mandare a monte tutte le mie idee in così poco tempo, davvero, quasi impossibile a ben pensarci. Quando mi abituavo ad un suo atteggiamento, lui cambiava improvvisamente.
Mi morsi il labbro inferiore non appena mi penetrò completamente, iniziando a muoversi all'interno di me. Anche QUEL suo modo di fare era cambiato radicalmente, troppo calmo, troppo dolce per essere da lui.

"AH!" Una sottile lacrima scappò dai miei occhi non appena accelerò il movimento, rendendo più cariche di passione quelle spinte. Mi aggrappai a lui, cercando di tenere il controllo di me.

Aumentò il ritmo, tenendosi stretto al lenzuolo ai lati del mio viso, mentre il suo respiro si faceva sempre più pesante.
La testa girava vorticosamente per la mancanza di ossigeno che non riuscivo ad aquisire regolarmente a causa dell'affanno, mi faceva impazzire. Sì, era terribilmente eccitante.
Fu questione di poco tempo, massimo qualche minuto. Venni immediatamente, trascinato dall'impulso e dalla passione che quel momento aveva portato con se, a seguito di Reborn che si accasciò accanto a me senza dire una parola.
Da quando la mia resistenza era diventata quasi nulla in quelle situazioni? Era da molto che non mi capitava una cosa del genere...
Mi voltai appena verso di lui, fissandolo dritto negli occhi. Non so per quale motivo, ma un sorriso mi spuntò sulle labbra. Mi aveva convinto, anche lui sapeva essere gentile a volte.

"Reborn?" Ancora però mi chiedevo come mai non avesse parlato in tutto questo tempo.
"Stai zitto idiota" Si voltò dalla parte opposta, dandomi le spalle.
"E... Ehi!" Mi inginocchiai accanto a lui, bloccandogli ogni via di fuga con le braccia. Proprio come avevo detto prima, riusciva ogni volta a smentirmi!
"E adesso che vuoi?" Mi fissò dritto negli occhi, penetrandomi ancora una volta con quello sguardo.
"N... niente... No, cioè! Non volevo dire questo!!" Mi ricomposi, sempre stando in ginocchio sul letto. "Io..." Effettivamente non avevo alcun valido motivo per disturbarlo ulteriormente, non avevo niente di importante da dirgli.

Reborn si alzò, sistemandosi i pantaloni e uscendo dalla stanza in silenzio, lasciandomi solo. Non vi era proprio speranza di essere considerato a quanto pare...
Mi alzai anche io, avvicinandomi all'armadio e prendendo i primi vestiti che mi capitarono a tiro, sistemandomi come meglio potevo. Uscii quindi dalla stanza di corsa, andando dietro a Reborn che, tranquillamente, se ne stava in piedi davanti all'ingresso. Non capivo bene che cosa stesse facendo, semplicemente non si muoveva da davanti l'appendiabiti.

"Che succede?" Inclinai leggermente la testa per vedere che cosa stesse facendo e fu in quel momento che notai qualcosa tra le sue mani. Sembrava... un pacchetto.
"Buon compleanno" Riavanzò di nuovo verso di me, lasciandomelo tra le mani mentre mi passava accanto.
"Buon... Compleanno?" Mi ci volle qualche secondo per capire il senso, così apparentemente futile, di quella frase. Ero così assorto dai miei pensieri, da lui, che mi ero pure dimenticato del mio stesso compleanno.

Trattenni a stento un singhiozzo, stringendo quel piccolo pacchetto di così grande valore per me, dopodichè corsi dietro a Reborn, avvicinandomi a lui da dietro e abbracciandolo, cingendogli la vita con le braccia.
Arrogante, sadico, bastardo... Il peggiore per tutti, ma pur sempre il migliore per me...

"Grazie..." Mi staccai da lui, andandomi a sedere sul letto, sempre tenendo in mano quel semplice oggetto. Ero davvero curioso, ma allo stesso tempo così contento che mai avrei voluto scartarlo, in modo da rimanere per sempre con quella felicità nel vedere quella scatolina.
"Posso davvero aprirlo?" Era una domanda stupida la mia, ma volevo prima la sua conferma, volevo sentirmi dire che davvero era per me.
"E' ovvio, idiota..." Sbuffò annoiato.

Sorrisi inconsciamente nel sentire quell'insulto.
Presi a scartarlo, lentamente, per gustarmi al meglio quel momento. Non avevo la minima idea di che cosa potesse contenere.
E fu solo quando finalmente vidi quel piccolo cofanetto blu in velluto, rifinito da bordi in argento, che il mio cuore sussultò. La aprii lentamente, tenendola con una mano mentre con l'altra alzavo il coperchio. In quel momento pensai fosse tutto un sogno.

"Reborn...?" Una sottilissima lacrima scese lungo la mia guancia, bagnandola.
"Sai dire sempre e solo le stesse cose..."
"Ti amo..." Ancora un'altra lacrima mentre le mie guance arrossarono completamente.

Come potevo trovare le parole giuste con quel piccolo oggetto di grande valore davanti ai miei occhi?
Perchè si comportava sempre a quel modo? Perchè faceva lo sbruffone? Perchè quando voleva sapeva tirare fuori quel lato di sè?

"Certo che non sai fare proprio niente da solo!" Sospirò di nuovo, rassegnato. Si voltò, prendendo l'anello che si trovava all'interno del cofanetto e me lo mise all'anulare sinistro.
"Ma... E' colpa tua..." Provai ad asciugarmi come meglio potevo le lacrime dagli occhi con la mano destra, cercando di nascondere quell'evidente imbarazzo.

Era tutto vero, finalmente potevo dirlo, potevo davvero confidare in quelle semplici incisioni sull'anello. Quella... Quella sarebbe stata la nostra data ufficiale...

"RL 28/5/20XX"


Edited by Izaya~ - 9/9/2010, 10:07
 
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Hayato Gokudera-kun ~
view post Posted on 9/9/2010, 00:28




è..è...BELLISSIMA *A*
 
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Izaya~
view post Posted on 9/9/2010, 09:06




Grazie *A* Sono contenta che ti piaccia! >.< ♥
 
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2 replies since 29/8/2010, 22:37   34 views
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