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[Togainu no Chi] Tears in the rain

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view post Posted on 19/10/2010, 19:03




Titolo: Tears in the rain
Rating: Rosso
Fandom: Togainu no Chi
Personaggio: Shiki, Akira
Genere: Erotico
Avvertimenti: Yaoi, Lemon, One-Shot
E' anche presente su: EFP

Avverto che è una fic di 1 anno fa, quindi lo stile di scrittura è abbastanza brutto (Almeno, questa è la mia idea ._.'') rispetto a come scrivo adesso... ^^'''

***

I suoi passi risuonavano in quella silenziosa notte di pioggia: Stava correndo da un po' di tempo ed ormai era a corto di fiato. Si accasciò a terra, stremato, mentre a pieni polmoni provava a riacquistare ossigeno.. Socchiudendo gli occhi, cercava di udire qualche rumore ma fortunatamente quell'oblio sembrava contenere soltanto lui. Sospirò quindi cercando di calmare l'angoscia che fino a quel momento l'aveva scosso: quante ore erano passata da quando era fuggito? Da quanto se ne erano accorti? Sperava di non essere stato visto da nessuno, credeva fermamente di essere finalmente evaso da quella vita. Alzò gli occhi al cielo, lasciando cadere i capelli all'indietro dove lentamente, le piccole perle, andavano scivolando.

"Che davvero ce l'abbia fatta?" Si chiese il giovane chiudendosi la giacca e affondando il viso nel pelo che avvolgeva il collo.

-Forse stavolta potrò davvero essere libero...- Un velo di malinconia nella sua tremante voce.

Il vento si fece più forte -...Akira...- Un sussurro.

Il ragazzo si alzò di scatto, il cuore stava battendo all'impazzata.

Ancora il fruscio degli alberi -...Non puoi scappare...-

-No..no..- il giovane indietreggiò di qualche passo, dopodichè ricominciò la sua spietata corsa. Non poteva averlo raggiunto, non poteva sapere che era scappato... Non lui.

Un viale, una strada desolata dove soltanto il rumore dell'acqua piovana poteva fargli compagnia, un vicolo cieco.
Akira si guardò intorno, spaesato. Proprio adesso doveva finire in un vicolo cieco???

-Akira.. Akira..-

Si voltò istantaneamente verso la direzione da cui era venuto: L'aveva raggiunto.
Occhi rossi color del sangue, pelle bianca come neve, sorriso ammaliante con cui aveva raggirato molte vittime.

-Shiki...- Sussurrò il ragazzo.
-Allora dimmi, dove avevi intenzione di andare?- Chiede sorridendo sadicamente.

Ad ogni suo passo, Akira indietreggiava, fino a che non si trovò con le spalle al muro. Il moro estrasse la katana e in un attimo gli fu così vicino da poter sentire il suo respiro affannoso.

-Rispondimi Akira-
-Io..-

Occhi color acquamarina che andavano a scontrarsi contro quelli dell'uomo, freddi, pungenti.
Akira fece uno scatto fulmineo e in pochissimo tempo superò l'altro, iniziando a correre verso l'uscita. Tentativo inutile visto che si ritrovò attaccato al muro mentre alle spalle Shiki lo teneva fermo per i polsi.

-Non hai ancora capito che con me questi giochetti sono inutili?- Gli sussurrò all'orecchio. -A quanto pare non hai ancora imparato la lezione...-

Un sussultò, una richiesta d'aiuto che non riuscì ad uscire dalla gola del povero giovane ormai intrappolato.
La katana cadde a terra con un rumore sordo, attutito dall'acqua a terra e dallo scrosciare della pioggia che ad ogni minuto diveniva più forte.

-Perchè cerchi ancora di opporti a me? Ancora non sei stanco di fuggire?-
-Io non lascerò mai che tu faccia i tuoi sporchi comodi..-
-Davvero?- Shiki scoppiò in una fragorosa risata -Peccato che sei tu quello intrappolato... E sarai sempre tu quello che subirà la punizione... Come sono sicuro che sarai ancora una volta tu quello che più di tutti godrà supplicandomi di continuare questa dolce condanna...- Sorrise ancora mentre si toglieva il guanto destro con i denti.

Lentamente sfiorò i pantaloni di Akira, sbottonandoglieli e infilando la mano in essi. Un sussulto udibile soltanto da lui.
Si abbassò nuovamente all'orecchio del ragazzo, dicendo ancora una volta che non poteva scappare per sempre, che doveva venir incontro al suo destino, mentre la mano continuava il proprio lavoro sul suo membro.

-hm... Sh..-

Il moro si avvicinò al volto dell'altro, cercando di capire cosa volesse dire.

-..Shi..i..Cont..nua..-

Sorrise sentendo quelle parole di supplica: Si avvicinò ancora di più all'altro, congiungendo le loro labbra in quel bacio così appassionato da scacciare il freddo che li stava accogliendo. Le loro lingue si intrecciarono in una danza sensuale che lasciava ogni piacere nel loro corpo.

-Vedi di non provare mai più a scappare..-

L'uomo lasciò i polsi di Akira permettendogli di voltarsi. Il viso arrossato, gli occhi annebbiati dal piacere. Cazzo quanto lo voleva.
Shiki si tolse la giacca, lasciandola cadere sull'asfalto bagnato, dopodichè sfilò anche la maglia. Il suo fisico statuario veniva bagnato dolcemente dalla pioggia, le gocce scivolavano sugli addominali scolpiti, continuando la loro discesa all'interno dei pantaloni già aperti in precedenza. Akira lo osservava mentre l'eccitazione aumentava ad ogni sua mossa. Il moro gli tolse di dosso gli abiti, lasciandolo nudo con solo i boxer abbassati.

-Akira... Fa il tuo lavoro-

Il giovane osservò ancora una volta il membro dell'altro con occhi pieni di libidine, si avvicinò gattoni, leccandone la punta. Ogni volta doveva ubbidire agli ordini pervenutigli senza esitare. Ogni volta, doveva accettare. Sempre.
Lo accolse in tutta la sua lunghezza, muovendosi pian piano avanti e indietro, leccandone parti e mordendone dolcemente altre. Shiki gemette acutamente. Era raro che lo facesse, non mostrava mai alcuna emozione, neanche in quelle situazioni. Ma ormai Akira aveva imparato a farlo impazzire.
Il ragazzo continuava il suo giochetto, sempre a ritmo costante, aumentando o diminuendo la velocità come più gli piaceva, senza pensare all'altro che ormai stava per raggiungere il limite.

-Basta..- Disse infine interrompendolo. -.. Non posso aspettare ancora-

Lo batté violentemente a terra, sotto lo sguardo incredulo dell'altro. Mai aveva reagito così: a quanto pare non ce la faceva più.
Shiki fece leccare l'indice e il medio della sua mano ad Akira, penetrandolo con essi per farlo abituare. Due, tre dita. Continuava a gemere incontrollato, pregando il moro di far presto. Preghiere accontentate.
Il più grande lo penetrò violentemente mentre il ragazzo dai capelli più chiari gridò con le lacrime agli occhi. Era difficile sopportare quando faceva così, senza preoccuparsi dei sentimenti altrui. Però l'aveva portato lui a fare una cosa del genere, se non l'avesse portato al limite della sopportazione non avrebbe reagito così di impulso alla frase "Fai presto". Lo sentiva, si stavano fondendo.
Un secondo, un istante e Shiki venne dentro di lui. Pochi istanti dopo venne anche Akira.
Il ragazzino si distese appoggiandosi al muro, mentre il moro si rivestiva.

-Akira..- Si voltò verso di lui, ma questo si era già addormentato. -Stupido.. Vedi di non farmi preoccupare altre volte.. Non posso sempre correrti dietro.. Mi chiedo perchè.. -



-Perchè..? Forse perchè questo è l'unico modo per averti tutto per me..- Un sorriso dolcissimo ed innocente apparve sulla faccia del piccolo Akira.
 
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