Aula di Arte

Rui guardò distrattamente fuori dalla finestra mentre disegnava quella noiosissima natura morta che avrebbe preferito buttare nel bidone della spazzatura.
Pian piano goccioline iniziarono a cadere dal cielo bagnando il terreno e i vetri dell'edificio.
" Accidenti...non ho neanche l'ombrello...no aspetta io odio gli ombrelli ecco perchè non lo ho." Pensò mentre posava la matita sul cavalletto.
Cambiò la canzone che stava ascoltando con l'I-Pod.
Si sporse leggermente per vedere a che punto del disegno era la compagna accanto a lei.
Ella non appena notò che Rui stava osservando incuriosita il suo disegno lo coprì con le mani e arrossì.
Rui la guardò.
"Eddai non ti mangio mica..."
Non parlava mai con i compagni di classe ad eccezione di due o tre, quindi probabilmente aveva causato uno shock alla poveretta accanto a lei.
La campanella finalmente si fece sentire rallegrando Rui.
Mise i colori e la matita nell'astuccio che poi ripose nella cartella.
Sistemò il cavalletto al muro come al solito e dopo aver arrotolato il disegno e fermato con un laccio si avviò all'uscita dall'aula sospirando.
"Speriamo che la pioggia non lo rovini.."

Allen che durante l' ora era riuscito a dipingere un quadro di dubbia bellezza, afferrò tutte le cose sul banco e le infilò dentro la cartella con forza e si avviò verso la porta.
O no sta piovendo, per fortuna ho portato la mia giacca... pensò mentre stava varcando la porta dell' aula.
Si mise la giacca, tirò su il cappuccio, ma in quel momento qualcosa lo fermò, vide Rui che stava arrotolando il disegno, si avvicinò
Hey, hai bisogno che ti aiuti a portare a casa il disegno, sai magari si potrebbe rovinare con questa pioggia...

Rui lo guardò interrogativa.
"E questo chi è?" Pensò.
"Non preoccuparti" disse con una tonalità monocorde.
Strano nessuno le aveva mai parlato prima d'ora.
Erano tutti un po' restii ad avvicinarla.

Ok, se hai bisogno dimmelo disse mentre raccoglieva la fascia rossa che gli era caduta in terra.
Che strana ragazza... pensò mentre si avviava verso l' uscita raccogliendo la sua katana appoggiata vicino alla porta.
Si girò un ultimo secondo a guardare la ragazza ed aprì la porta che con il vento si era chiusa.

Lei cerco di fare un sorriso.
Non lo faceva spesso.
Osservò il ragazzo mingherlino che se ne stava andando.
"Basta con questa freddezza del cavolo." Pensò.
"Bè se proprio vuoi, avrei...ehm bisogno di una mano.."
Finalmente non aveva detto una "frase" di due parole messe in croce...

Allen si girò di scatto, che strano qualcuno che non pensi che voglia iniziare una rissa... pensò nel brevissimo momento che passò dall' essere sulla porta all' essere davanti alla ragazza.
In cosa posso esserti utile ? disse con un' aria un po' ingenua accennando un piccolo sorriso.
Forza, non fare sempre lo stupido ! pensò mentre diceva quella frase.

"Avrei bisogno di un aiuto, devo andare a prendere la cartellina perchè devo portarla a casa...ma da sola non ce la faccio, è seppellita sotto le altre.."
Sorrise.
E piegò lievemente la testa in attesa di una risposta.

Ok perfetto, posso aiutarti, basta che mi dici dove si trova e penso di potertela tirare fuori.
Hey, è la prima volta che aiuto una persona che non conosco, sto proprio invecchiando... pensò ed accennò ad un sorriso.

"G-Grazie mille."
Bisbigliò e si diresse dove era l'armadietto con ciò che le serviva facendo cenno di seguirla al ragazzo.
"Ah, ehm comunque...piacere Rui...in fondo è la prima volta che ci parliamo.."
Rise lievemente.
Era bello avere qualcuno con cui parlare di tanto in tanto...

Di niente, io sono Allen piacere di conoscerti, sono contento di poter parlare con qualcuno dato che in questa scuola non godo di una buona reputazione.
Si avvicinò al' armadietto con i suoi soliti passi veloci.
Qual è la tua cartellina ? disse osservando l' interno dell' armadietto.
Certo che c'è proprio una gran confusione qui, ma dovrei farcela ad estrarre la cartellina.

"Quella sotto tutte..."
Disse Rui indicando l'unica cartellina nera del ripiano della sua classe.
Diavolo che confusione che c'è in questo armadietto...
Si allungò ad afferrare la sua cartellina, quando una fitta lancinante la colpì alla schiena proprio dove si trovava la cicatrice.
Cadde in ginocchio in preda al dolore toccandosi freneticamente la schiena.
Che diavolo sta succedendo proprio ora?!

Allen allungò la mano per afferrare la cartellina, ma Rui cadde a terra.
Che cavolo !? pensò vedendo la ragazza cadere in ginocchio davanti a lui.
H-Hey, cosa è successo, stai bene !?
Che domanda stupida, certo che non sta bene; forza Allen, per una volta !
Allen lasciò cadere lo zaino e tutto ciò che aveva in mano, persino la sua katana che trattava al pari di una persona vera e si chinò per vedere cosa aveva la ragazza.
Devo chiamare aiuto ? Intanto sdraiati non vorrai mica rischiare di svenire e battere la testa in qualche posto !?

Rui non riusciva quasi a respirare dal dolore.
Era in preda al panico non sapeva cosa fare.
"L-la...schien...schiena..."
Balbetto quasi senza fiato.
Cerco di farsi forza il più possibile.
"...N..non devi chiamare nessuno...t..ti..ti prego...sa....sarebbe...inutile...urgh!"
Disse quasi in lacrime e tossì violentemente.
Si indicò tremando la schiena.

Cosa cavolo faccio ora !?
Allen sentì una goccia di sudore colargli lungo la fronte, per la prima volta nella vita, stava sudando freddo.
prese la katana e tagliò la parte in fondo della maglia per vedere meglio cosa aveva e vide una cicatrice molto grande.
Che diavolo è successo per avere una cicatrcie così !?
Scusa per la maglia, ma dovevo sapere cosa avevi, te la ripagherò poi.
Allen appoggiò la mano sulla schiena di Rui e sentì bruciare un po' la cicatrice.
Prese un pezzo di stoffa dall' armadietto lo bagnò con l' acqua e lo appoggiò sulla cicatrice.

Rui sentì che il dolore si affievoliva pian piano dopo che il ragazzo le aveva poggiato sulla schiena il pezzo di stoffa bagnato.
"Non preoccuparti...per la maglia..grazie.."
Disse accennando un sorriso.
Dopo che riebbe aquistato un po' di forze si sedette a riprendere fiato.
"Sei...ehm impressionato da quella cicatrice immagino..."
Disse all'apice della vergogna.