Fiori Rossi per la Rossa

Mitsuki

Vista la bella giornata, l'assenza di lezioni all'accademia e nessun parente in vista Mitsuki decise di uscire e farsi una passeggiata.
Non c'era niente di particolarmente interessante da fare quel giorno e alquanto strano da parte sua, non ebbe nemmeno voglia di addentrarsi nel bosco per allenarsi o godersi in pace la natura.
Quel giorno voleva stare in mezzo alla gente.
Passeggiando per la strada senza una meta precisa assorta in non si sà quali pensieri, Mitsuki si ritrovò di fronte grande centro commerciale di Hikari.
COn ul lieve sorrisetto fece spallucce di fronte alla grande insegna che sovrastava l'edificio, fece un passo avanti ed entrò mantenendo le mani affondate nelle tasche dei jeans.
La costruzione era sfarzosao quant i suoi proprietari.
Fu così che la ragazza iniziò ad esplorarlo.
Mentre sfilava di fronte ai negozzi ne notò uno di abiti eleganti da sera per uomo e per donna e in particolare uno la fece risollevare dai suoi pensieri.
Un cappotto nero.
Si era scordata di riportare al sindaco il suo prezioso indumento!
Rimase un secondo immobile poi fece spallucce proseguendo il suo cammino.
Glielo avrebbe riportato in futuro, tanto dal suo armadio non sarebbe scappato.
Vagando per i corridoi illuminati a giorno si ricordò di un piccolo negozietto di fiori in cui era solita farsi portare da piccola quando usciva con la famiglia e il fratellino.

Mitsuki

Lo trovò esattamente dove era sempre stato.
Sorrise lievemente, un sorriso quasi nostalgico.
Da quando Matsu aveva lasciato casa Fuhyo definitivamente non c'era più stata.
Non notando alcun cartello con scritto "CLOSED" o simili sfiorò la maniglia per farla scivolare lentamente verso il basso.
Ad annunciare il suo arrivo alcune piccole campanelline tintinnarono e il profumo, vario e solare dei fiori, le diede il benvenuto.
Entrò e diede un'occhiata in giro.
Sentì un'odore strano nell'aria sotto alle fragranze dei fiori, ma pensando fosse qualche prodotto appositamente usato per le piante lo ignorò.
Quando apparve un particolare ragazzo dai capelli blu e dal buffo grembiulino verde che non gli si addiceva affatto sorrise lievemente salutando con un piccolo movimento del capo che mosse appena i suoi lunghi capelli rossi.
Buongiorno.

Mitsuki

Sorrise di nuovo, era proprio buffo.
Anche se il suo sesto senso le diceva di stare attenta si rilassò, non gli sembrava particolarmente pericoloso.
Che lo stesse sottovalutando?
Beh, non aveva importanza. Fece spallucce impercettibilmente.
Ehm... nono, ero solo venuta a dare un'occhiata a un posto familiare, ma pensandoci bene ci vorrebbe un tocco floreale nella mia camera al dormitorio dell'accademia.
Disse per non sembrare una rompiscatole giunta al negozio senza motivo.
Notando la sua agitazione palpabile disse un po' imbarazzata:
Se disturbo posso anche tornare più tardi..
Cos'era quello sguardo così strano?
Si domandò la ragazza incrociando gli occhi di quello strano personaggio poco prima di passare in rassegna i fiori

Mitsuki

Okay. Era ufficiale. Lo aveva rotto.
Quel ragazzo sembrava come un computer o un giocattolo entrato in tilt!
Non volendo Mitsuki aveva premuto il tasto sbagliato e il computer aveva iniziato a svalvolare.
Che fare?
Doveva andare via o doveva far finta di niente?
Facendo appello alle parole del ragazzo scaccio il primo pensiero e fece finta di niente.
Anzi, sorrise per rassicurarlo e annuì.
Capisco, se sono i primi giorni è possibile sentirsi come un pesce fuor d'acqua. Stia tranquillo, la capisco.
Parlò con calma e con voce rassicurante. Non voleva mandarlo in crisi proprio nei suoi primi giorni.
Decise di ascoltare le sue parole e di cambiare discorso. Si fece un giretto in tondo per il negozio ammirando i fiori e infine chiese:
Lei che fiori mi consiglia?

Mitsuki

Istintivamente assunse una posa di quelle da difesa.
Sentiva gli occhi del ragazzo fissi su di lei e la cosa non le andava molto a genio.
Lo osservò di sottecchi.
Quello strano sguardo... all'inizio le diede l'impressione del pervertito ma poi trovò qualcosa di diverso...
Non riuscendo a capire cosa lasciò perdere rimanendo comunque all'erta.
Non si sarebbe fatto cogliere impreparata.
Delle rose?
Disse tranquilla a fior di labbra.
L'idea non le dispiacque, avrebbe dato una tonalità di colore in più alla stanza che sua madre le aveva scelto.
I suoi capelli venivano sempre notati, chissà perchè...
Sorrise.
Mi sembra una buona idea. Le rose si mantengono bene vero? Mi pare non sia difficile da far seccare o sbaglio?
Domandò per una maggiore sicurezza.

Mitsuki

Sorrise scansandosi lievemente.
SEMPRE meglio tenere le distanze.
Era una lezione che aveva ripassato giusto pochi giorni prima.
Facendo un cenno col capo di consenso guardò le varie sfumature delle rose così belle.
Meglio così, sarebbe un peccato veder appassire subito delle così belle rose.
Fece una piccola pausa poi disse guardandolo negli occhi.
Se si essiccano anche mantenendo la loro bellezza allora sono perfette direi.
Si avvicinò un poco alle rose dal colore più intenso e dal profumo inebriante dando di poco le spalle al ragazzo rimanendo sempre all'erta.
I muscoli leggermente tesi pronta ad ogni possibile movimento sbagliato.

Mitsuki

Si sentiva leggermente a disagio, qualcosa non andava in lui.
In più nell'aria insieme la profumo delle rose si sentiva un odore strano...
Lo osservò nei suoi movimenti sentendo vibrare nelle orecchie il suo respiro affannoso.
Lo osservò bucarsi e in particolar modo studiò lo sguardo che le lanciò dopo.
Sentì un brivido lungo la schiena.
Pessimo segnale.
Per gentilezza, rimanendo distante chiese:
Si è fatto male?