A giro per l'istituto Nekozawa, per Matt Skywalker

Mitsuki

Camminando e chiacchierando del più e del meno giunsero nei pressi dell'istituto Nekozawa.
ENtrambi sapevano perfettamente la strada da fare visto che sia lui che lei frequentavano quella scuola così prestigiosa.
Tutto merito dell'influenza dei genitori e delle loro ricchezze.
Mitsuki aveva accettato di trasferirsi a quella scuola per figli di papà perché in tal modo sarebbe potuta fuggire dalla "prigione lussuosa" chiamata anche casa Fuhyo.
Pronto per vedere il "capolavoro" della mamma?
Domandò ridendo e dirigendosi verso i dormitori femminili.

Certo che sono pronto a vedere il capolavoro!!! Sorrise,
su una cosa non poteva discutere era grazie ai suoi che era lì...
Bello davvero il dormitorio femminile, il nostro è...
più disordianto diciamo... Durante la loro passeggiata gli venne in mente il sindaco e che per lui fosse stato un duro colpo venire a sapere che gira un "assasino" in città...
Mitsu una domanda, ma te l'hai mai visto il sindaco? Dicono che sia un uomo molto rispettabile, spero che sia già sulle traccie del "BBB".

Mitsuki

Sorrise.
Le ragazze del dormitorio sono tutte signorine per bene.
Credo di essere l'unico maschiaccio in circolazione!
Rise allegramente. In effetti non era esattamente una di quelle signorine sempre attente al trucco, alla linea, ai vestiti e a tutte quelle cose che Mitsuki reputava noiose.
Rimase un secondo in silenzio quando il fratello parlò di nuovo.
Doveva ammettere che sin da piccolo aveva sempre avuto quel suodono innato di beccare gli argomenti meno piacevoli.
Si, lo aveva incontrato il sindaco, pochi giorni prima di incontrare Kyoki, il famigerato BBB.
Mitsuki preferiva 3000 volte di più stare in compagnia di Kyoki che di quello squilibrato di Gyoku!
Rimase sul vago tranquilla.
Si, l'ho incontrato poco tempo fà. Non è poi questa meraviglia come lo decanta la mamma.
Quella donna ha gusti pessimi.
Fece spallucce. Gyoku le era sembrato tutto fuorché "rispettabile".
Beh, BBB è uno dei più grandi pericoli in circolazione al momento, dubito che il sidaco stia con le mani in mano e non gli stia dando una caccia spitata.

Eh già sei sempre stata sprecisa come me d'altronde fece un sorrisetto con una breve risatina
Mi sa di aver fatto centro hihihi pensò
riusciva sempre a domandarle cose che lei cercava di nn dire *rise*
Ah davvero non è tanto un uomo per bene? che ha doppia personalità? io sento che ne parlano bene da tutte le parti! vabbé tutti abbiamo i nostri segreti. disse abbastanza serio, vedendo che Mitsu rimaneva sul vago.
Se non mi vuole dire niente avrà giustamente i suoi motivi. Pensò
Cambio subito espressione ritornando allegro Ma non siamo ancora arrivati ? disse scherzando

Mitsuki

E' solo particolare.
Disse sorridendo e facendo spallucce.
Meglio sorvolare sulle circostanze in cui si era imbattuto in quel tipo.
Diavolo aveva ancora la sua giacca nell'armadio!
Tanto cosa avrebbe spinto suo fratello ad aprire il suo armadio una volta giunti nella camera?
Niente, niente di niente.
Rise allegra.
Un po' di pazienza cavolo!
Disse mentre sfilavano nei corridoi.
Alcune ragazze che incontrarono scutavano incuriosite il fratellino di Mitsuki che lei stava tranquillamente tenendo per mano.
Beh, era un bel ragazzo, quest non poteva di certo negarlo.
Approssimandosi alla sua camera sorrise.
Ci siamo!
Disse trionfante.

Così mi fai diventare curioso!!! non vale!!! disse scherzando
anche se era la pura verità!
Saluto felicementedelle belle ragazze che lo stavano scrutando anche se non le conosceva Meglio farsi vedere sempre cortese con le ragazze pensò

Oh finalmente ci siamo esclamò
Mtasu portò lo sguardo sulle sue spalle, e vide qualcosa che non andava sulla sua spalla Sore che hai fatto alla spalla?

Mitsuki

Per aprire la porta fu costretta a lasciargli la mano e a voltargli le spalle.
Inserì la chiave nella toppa e la girò aprendo la porta.
Ci siamo!
Esclamò prima che lui le facesse quella pungente domanda.
O cavolo.
Si era tolta la giacca che adesso portava sul braccio dimenticandosi del fatto che la cannottiera che indossava non copriva la ferita sulla spalla che stava guarendo da poco.
Il punto dove Kyoki l'aveva morsa.
Non aveva nemmeno più la fasciatura!
Che ho fatto alla spalla?
Domandò tranquilla e con innocenza entrando nella stanza e spostandosi di lato per lasciarlo entrare.

Adorava come sua sorella riusciva a mantenere la calma anche quando le cose si mettevano male, ormai la conosceva fin troppo bene, quindi stette al gioco.
Sorellona se non lo sai te non lo posso sapere io, sembra che abbia la forma di un morso, per caso qualcuno o qualcosa ti ha morso? sembre recente la ferita. Ti sei fatta vedere da un medico? l'ultima domanda la fece con un tono veramente preoccupato.
Gli piaceva stare al gioco quando la sua sorellona faceva così anche se era veramente era preoccuapato per sua sorella.

Mitsuki

Matsu e il suo spirito di osservazione.
Quando lei combinava qualcosa lui la beccava sempre.
Sempre!
Anche da piccoli quando tornava con un nuovo taglio, una bruciatura o una semplice sbucciatura lui la scopriva sempre.
Sembrava avesse un radar!
Portandosi una mano sulla spalla a sfirare la ferita sorrise scuotendo il capo.
No, non mi ha vista nessun medico, non ce n'è bisogno, è una bischerata!
Disse allegra.
Quella non poteva chiamarsi ferita seria. Affatto.
Aveva rischiato l'infezione perché non l'aveva pulita subito, ma non le sembrava che adesso potesse essere ancora rischioso.
Poi come avrebbe spiegato dei segni di denti?
Già, come li avrebbe spiegati a Matsu?
Non voleva mettere a rischio l'incolumità di Kyoki, l'aveva promesso.

Ecome das piccini, BECCATA! rise felice
ok vediamo se 2+2 fa 4 iniziò a ragionare...
era un suo punto forte il ragionamento e spesso ci azzeccava o andava vicino alla verità
Mmmh... allora mi hai detto che hai incontrato il sindaco, mi hai detto che è particolare, e non è la persona che racconta tua madre, mmmh... si è scoperto che c'è un certo "BBB" a giro per la città che uccide, la famiglia Fuhyo non ha particolari nemici e te sei entrata a scuola da poco e non penso che tua abbia ancora avuto delle grane con qualcuno. continuò a riflettere entrando nella camera di sua sorella. Vediamo se trovo degli indizzi disse. Non credo che vada a giro nuda mia sorella pensò e d'istinto aprì l'armadio e dopo poco vide i suoi vestti macchiati di sangue. Di solito la roba sporca si porta a lavare sorellona e sopratutto se è sangue. disse con un tono allegro, non voleva creare una situazione pesante. Dai dimmi che ti è successo, credo che il responsabile, da quanto ho ragionato prima, sia il sindaco o "BBB" chi dei 2 non lo so.. questo se vuoi mi lo puoi dire te non voleva obbligarla, ci teneva troppo a lei.

Mitsuki

Ascoltando il suo ragionamento chiuse la porta quando fu entrato e vi si appoggiò tenendo le mani intrecciate dietro la schiena.
Non sapeva che dire.
Non voleva mentire a suo fratello ma nemmeno dirgli tutto quanto.
No. Non poteva dirgli tutto.
Sarebbe stato troppo pesante da sopportare per il suo orgoglio.
Pesumo tu voglia una risposta dettagliata vero?
Domandò avviandosi verso il soffice letto assai distante dalla porta.
La sua camera era immensa.
Attrezzi per gli allenamenti e piccole armi erano sparse in quà e là per gli angoli ma il pavimento non era ostruito da niente.
Si sedette e attese una sua risposta con un sorriso.

Certo soreollona dmmi quello che ti senti di dire lo sia che puoi contare su di me in tutto so che se orgogliosa pure io lo son oe tu lo sai, ma sfogrti e alleggerirti un po dal peso delle cose fa bene ogni tanto
si assomigliavano tantissimo nel carattere. Si riuscivanoa capire senza che si dicessero niente

Mitsuki

Sospirò facendogli segno di sedersi accanto a lei.
Poi sorrise calma e tranquilla.
Gli avrebbe detto le cose principali.
Non avrebbe né dovuto parlare delle circostanze in cui aveva incontrato Gyoku nè della vera identità di Kyoki.
Avrebbe semplicemente detto i fatti in generale.
Dopotutto era quello che lui voleva sapere.
Per sua fortuna Matsu aveva visto solamente i suoi vestiti insanguinati e non la giacca del sindaco nascosta tra i suoi vestiti appesa per una gruccia.
Beh, da dire di cose ce ne sono fin troppe.
Me ne sono successe tante in pochissimi giorni.
Comunque inizio subito con il mettere in chiato che il sindaco Gyoku e BBB non sono la stessa persona. Da cme lo hai detto prima sembrava che avevi capito questo.
Era sincera e si vedeva.

ah, ok mi ero espresso male, allora che ti è succcesso in questi giorni? dai racconta lo sai che sta<rò con la bocca chiusa disse un bel sorriso rassicurante come solo lui sapeva fare.
Non gli interessava che dicesse tutto bastava falla sfogare e farle dire quello che si sentiva.

Mitsuki

Aveva deciso di raccontargli gli avvenimenti di quei giorni giusto perché lui aveva notato la sua ferita.
Avrebbe pututo dire che se l'era procurata con un ramo.
Che un animale nel bosco si era infericoto e l'aveva attaccata.
Ma il morso prtava l'impronta dei denti di Kyoki e non era facile da giustificare.
Se gli avesse detto qualcosa come "E' stato Hannibal Lecter! Hai presente?" lui l'avrebbe presa per scema.
Beh, qualche giorno fà ho incontrato il sindaco nel bosco.
Ero scappata da casa perché mamma voleva insegnarmi il galateo per partecipare ad una festa importante.
Approfittandodi quel pretesto ero andata ad allenarmi.
Disse cn un sorriso tranquilla.
Non avrebbe mai saputo cosa era successo dopo.
E' una persona particolare perché primo non mi aspettavo di trovarlo in un posto del genere.
Un personaggio come lui in un bosco vicino al ruscello proprio non mi ce lo figuravo! Poi parlandoci non mi è sembrato poi il grand'uomo che mamma decata tanto.
Il vero motivo per cui lo aveva rivalutato era un altro, ma passò a parlare del famigerato BBB.
Per quanto riguarda BBB l'ho incontrato, o meglio, mi ci sono imbattuta giusto pocchissimi giorni fà.
La ferita come hai notato è recente.
Indicò la propria spalla scoperta.
Quando ha attaccato ho opposto resistenza ma con un veleno strano mi ha fatto perdere i sensi.
Mi ha portato nel suo "covo" e quando mi sono messa a ridere per quella situazione così assurda mi si è avventato addosso e mi ha morsa. In risposta gli ho morso l'orecchio.
IL mio gesto lo ha confuso e si è allontanato.
Parlandoci abbiamo conversato di molte cose e alla fine, non so ancora perché, mi ha lasciata andare senza farmi del male.
Sorrise ampiamente.
Kyoki era una buona persona in fondo.