Black & White

Kurai

Faceva freddo per i suoi gusti e soprattutto per il vestito che indossava.
Sfilando per i corridoi del grande istituto Kurai indossava uno dei suoi tipici vestitini da gothic lolita interamente nero e un girocollo di pelle.
La ragazza si stava dirigendo verso l'infermeria della scuola perché accidentalmente si era procupata un taglio sul braccio destro.
Non era grave per una come lei ma la ferita sanguinava copiosamente e non accennava a mettere. Era sempre meglio farla controllare e magari da quella via si sarebbe anche potuta divertire con qualche giovane infermiere.
Aprì la porta con la mano sporca di sangue.
ehi c'è nessuno?
Domandò alla stanza deserta. Le ali erano scomarse e la coda con loro.

Kurai

Fantastico. Un bambino gatto. E niente infermiere.
Lo osservò con i suoi grandi occhi verdi con un velo di delusione.
No sono quì per ammirare il panorama... disse con un velo di acidità che represse subito.
Non aveva senso prendersela con quell'esserino.
Sospirò mostrandole il sangue che scivolava lungo il suo braccio: Mi sono tagliata il braccio, non è niente di grave ma non smette di sanguinare.
Avanzò nella stanza guardandolo.
Carino...

Kurai

Lo osservò fare tutto il carino e il coccoloso.
Probabilmente quel ragazzino era così di natura ma comunque avrebbe potuto abbindolare chiunque se solo avesse avuto un po' di perfidia in corpo.
Avanzò ancora trovandosi proprio di fronte a lui.
Era più piccolo si lei di altezza. Finalmente trovava qualcuno di un'altezza inferiore alla sua.
Mi aiuti tu? E gli infermieri? lo guardò con sospetto.
Sei sicuro di esserne in grado?
OSservò quel piccolo esserino. Era particolare nel suo aspetto così colorato ma non aveva niente che potesse destare un particolare interesse in Kurai.

Kurai

Kurai osservò quel piccolo esserino con occhi attenti.
Seriamente poteva fare qualcosa per lei?
Così piccolo, candido, innocente e con gli occhi di un colore diverso l'uno dall'altro, coda e orecchie... No, decisamente niente di comune.
Per un attimo rimase ad osservarlo mentre lui/lei, quella specie di mezzo gatto in pratica, le si avvicinava.
Non aveva visto molte creature come lui nel mondo umano e quanco le aveva scorte era stato solo per caso.
Cosa voleva fare con quelle sue manine e quel suo atteggiamento da peluche?
Facendo un ghignetto gli porse il braccio.
Allora fammi vedere di cosa sei capace!
Disse tranquilla.
QUando lui si mosse vide la ferita rimarginarsi e scomparire. La esaminò e annuì.
Però, aveva qualcosa di interessante allora.
Lo osservò mentre aspettava i complimenti come un cucciolo dopo aver riportato il bastone.

Kurai

Il sorriso sulle labbra di Kurai si dispiegò.
Quel piccolo esserino c'era rimasto in qualche modo un po' male.
Che cosa carina.
Osservandolo mentre si spostava le apparve piccolo e indifeso.
Un cucciolo che si aggira innocente e puro in mezzo ai pericoli e che si trova a pochi passi dall'acquila che lo sorveglia imponente e pericolosa dall'alto.
Avvicinandosi a lui le passò per la mente che sarebbe stato divertente "giocare" un po' con la piccola creatura.
Mascherando lo scintillio di eccitazione per la nuova sfida che glli passò fulmineo negli occhi verdi si avvicinò ancora un po' fino ad arrivare a pochi passi da lui.
Grazie per avermi curata piccolo cucciolo...
Gli sussurrò all'orecchio amabile e sensuale mentre un sorriso dolce le solcava il volto da bambola.

Kurai

Sorrise di più guardandolo.
Sarebbe stato divertente si disse. Molto divertente.
Lo vide imbarazzarsi, lo vide arrossire e agirarsi nonché mettersi in trappola da solo.
Quel suo attegiamente così da puro innocentino fece risvegliare in lei il desiderio ardente di dominare qualunque cosa.
Quell'esserino aveva avuto la sfortuna di trovarsi sul suo cammino e di essere per di più un irreparabile cucciolo indifeso.
Niente di meglio di "carne fresca" per passare un paacevole pomeriggio.
Agitato e messo con le "spalle al muro" il piccolo non si mosse dopo aver fatto cadere quelle medicine e Kurai decise di riducendo la distanza che li separava la situazione si sarebbe fatta ancora più interessante.
Le piacevano l'agitazione e l'imbarazzo negli occhi del piccoletto e quel su balbettare le risuonava nell'orecchio come un eccitante suono di invito.
Il piccolo micetto era poco più basso di lei e quindi le bastò chinarsi di pochissimo per arrivare allaltezza giusta per guardarlo nei suoi occhioni bicolore.
Non ti sei ferito con qualche boccetta vero piccolino?
Continuò dolce e sensuale sfiorando con le dita dalle unghie perfettamente surate la liscia superficie della pelle del ragazzino.
Si protese in avanti di un poco inclinando il busto in modo che il suo generoso seno si potesse notare ancor meglio grazie all'ampio scollo che mostrava le sue forme.
Dopo tanto tempo ritrovava qualcuno di veramente puro e divertente.

Kurai

Quella sua agitazione le procurò un brivido lungo la schiena.
Era così eccitante doverlo "istruire" a nuove cose, metterlo in difficoltà e nella più totale confusione.
Kurai nonostante la sua veneranda età non era cambiata per niente in quel secolo e mezzo che aveva sulle spalle. Era sempre la solita e in quella nuova epoca in cui tutto era cambiato e in cui gli uomini erano diventati più lussuriosi che mai era diventato difficilissimo trovare persone pure come quel gattino.
Continuando a rimanere in quella posizione così protesa in avanti la ragazza fece scivolare le dita con lentezza calcolata dal viso del ragazzino alla sua mano.
Lentamente gliela prese e se l'avvicinò al volto allontanandola da quello del piccolo ed esaminando il piccolo taglietto sulla mano disse:
Oh povero ti sei fatto male allora..
La voce morbida dolce e sensuale.
Sfiorò con la punta dell'indice il piccolo taglietto e poi vi posò sopra le morbide labbra.

Edited by Yue • - 23/12/2010, 17:57