Serata al Centro Commerciale, Per Yue e Matt

Allen passeggiava di fianco ai due ragazzi guardando il soffitto del grande centro commerciale.
C'era molta gente.
Speriamo di non incontrare i soliti bulletti, non voglio picchiare nessuno questa sera.
Pensò mentre camminava, Allen viveva due vite, la prima era quella del ragazzo spaccone che vive solo per fare a botte, anche se si limitava a quella, niente stupidaggini o rapine, come facevano solitamente i bulletti della città; l' altra vita era quella del ragazzo timido, isolato da tutti, il ragazzo che aveva difficoltà a relazionare con gli altri in particolare con le ragazze.
A voi andrebbe bene di fermarci in un bar? Perchè avrei voglia di una cioccolata calda...
Disse guardando Mitsuki e Matsu.
Se però non avete voglia fa niente...

Mitsuki

Come era prevedibile il centro commerciale era illuminato a giorno e il contrasto col buio esterno faceva sembrare tutto ancora più sfavillante.
Frotte di persone si dipartivano per entrare nei vari negozietti in cerca di calore, compagnia e cose da comprare.
I negozi decorati da mille colori differenti rischiaravano e rendevano ancora più vivace il posto.
Ragazzi, ragazza, uomini e donne di tutte le età con figli o meno sfilavano tranquilli chiacchierando e ridendo. Si udiva qualche bizza quà e là e qualche risata allegra di un bambino che riceveva un giocattolo.
Quella visuale la stava praicamente rapendo quando Allen interruppe i suoi pensieri.
Si voltò a guardarlo e annuì con una scintilla di entusiasmo nei gradi occhi color ambra.
Avvolta in un giacchetto simil pelle non sentiva freddo, ma una cioccolata calda (magari con un po' di panna) non si rifiutava mai.
Io la trovo un'ottima idea! In inverno non c'è niente di meglio di una cioccolata calda!
Sorrise allegra, le sembrò di essere paragonabile a un bambino piccolo dato l'entusiasmo che sfoggiava quindi decise di riassumere il suo controllo da "donna matura".
Se sua madre avesse visto tanta infantilità in lei a quell'età le avrebbe sicuramente fatto una predica lunga una vita.

Matsu non credeva di trovarci poi così tanta gente la sera al centro commerciale... beh meglio almeno ci sarà da divertirsi pensò..
Tuttavia era felice di vedere questo ambiente pieno di vita, lo faceva star bene. Stava guardando se poteva trovare qualche "preda" quando Allen lo riportò con i piedi per terra.
cioccolata calda? beh si ok perchè no? sorrise felice era bello trascorrere il tempo in compagnia.

Ok, allora che ne dite di andare in quel bar laggiù?
Disse indicando un l'insegna con la scritta "Neko Bar" ed una piccola impronta di gatto a fianco.
Penso che sia uno di quei bar a tema dove ad esempio le tazze hanno forme specifiche tipo a forma di zampa di gatto.
I gatti lo attraevano, amava anche i cani, ma i gatti, soprattutto quelli piccoli gli piacevano molto, forse perchè erano gli unici esseri sui quali si sentiva superiore.
P-Però se a voi non piacciono i gatti andiamo dove volete voi, a me va bene lo stesso pur di star in compagna.

neko-bar? si va imi piacciono i gatti sorrise sembrava proprio un bel posto, poi gli piacevano gli animali

Mitsuki

Rise allegramente.
Allen, ma quanti problemi ti fai?
Disse con un largo sorriso sistemandosi la giacca. IL ragazzo proponeva una cosa e subito dopo diceva cose tipo "ma se a voi non và andiamo altrove".
Respirò a fondo e annuì.
A me va più che bene! Deve essere un locale carino se usa come tema i gatti!
Mitsuki era fatta così, tenace, amante delle sfide e degli allenamenti sere più intensi ma allo stesso tempo ama le cose "carine".
Dirigendo i passi verso l bar disse solenne:
Perfetto! Visto che anche Matsu è d'accordo opteremo per quel locale!

Allen rimase un imbarazzato da quella domanda.
No, scusa, è che...ecco...siccome mi sono unito io a voi non vorrei portarvi in un poso che non vi piace!
Si rosicchiò un unghia, lo faceva sempre quando non sapeva cosa dire.
Ma se per voi va bene allora non ci sono problemi.
Disse entrando nel bar, il posto era decorato con vari quadri raffiguranti gatti e le commesse avevano un cappellino con le orecchie da gatto.
Allen si avvicinò al bancone ed osservò il menù per qualche secondo.
Vorrei tre cioccolate calde, di cui due con la panna.
Disse guardando poi i due ragazzi dietro di lui.
Non vi da mica noia se pago io vero?
Appena le cioccolate furono pronto le prese insieme al vassoio.
Dove vi volete sedere?

Mitsuki

Entrando nel locae rimase affascinata dal posto.
Tutti quei gatti erano così singolari per il semplice fatto che erano tutti diversi!
Mentre si guardava attorno seguì involontariamente Allen e quando fu vicina al bancone notò le orecchiette da gatto che indossavano le commesse sopra il cappellino.
La loro semplice vista dava un senso di "carino e coccoloso".
Aggiustandosi una ciocca di capelli fulvi dietro l'orecchio ascoltò le parole di Allen perplessa.
Perché voleva pagare per tutti?
Ehm, non vorremmo essere di disturbo, non c'è bisogno che offri!
Disse decisa, le sembrava di scroccare e approfittarsene e non le sembrava giusto nei suoi confronti.
Buttando un'occhiata rapida alla sala indicò un tavolo con divanetti.
Potremmo sederci là se a voi va bene.

Entrò in questo locale diverso dal solito il nome di esso diceva tutto "neko bar"
si sarebbe aspettato di torvare dentro anche dei neko....
Mentre Allen ordinava senti dire che voleva offrire lui....
Allen dai non ci sono problemi! paga pure per te al rsto ci pensiamo noi sorrise
non aveva nessun problema che pagasse lui, ma per non dare torto alla sua sorella la sostenne, in fin dei conti era u'opportunista (anche stronzo per alcuni)
e non c'era niente di male farsi pagare se uo voleva.

Ormai ho pagato, mi dispiace.
Disse sorridendo, mentre si sedeva al tavolo che Mitsuki aveva scelto.
Tanto per me non è mica un problema pagare, però volevo ricambiare il favore della compagnia che mi state offrendo questa sera.
Presa la sua cioccolata e lasciò agli altri due la loro.
Hey Matsu a proposito come ti senti dall' ultima volta?
Si ricordava bene la loro ultima battaglia, c'era andato un po' pesante con Matsu e non sapeva come l'avesse presa.
Mitsuki spero tu non mi odi per quello che ho fatto a tuo fratello.

Mitsuki

Si arrese all'evidenza.
Allen l'aveva battuta sul tempo e non restava che accettare l'offerta.
SI sedette insieme ai due ragazzi sul divanetto e sfilandosi la giacca ringraziò Allen.
Prendendo la sua cioccolata accavallò le gambe sotto il tavolo e prese il cucchiaino in mano.
Sollevano il volto verso Alen guardò prima lui e poi Matsu.
Non capiva cosa intendesse dire il giovane ragazzo dai capelli celesti.
Che era successo tra i due?
Giocherellando con la panna riportò lo suardo sul nuoo conoscente e storse lievemente la testa incuriosita.
Perché? Cosa è successo tra di voi? Matsu non mi ha raccontato niente.

Allen tranquillo la prossima volta ti sfondo io disse sorridendo
srellona niente di che ci siamo allenati facendo a botte un po ed ho giurato vendetta per la mia sconfitta continuò sorridendo tutto tranquillo

Lo vedremo.
I suoi occhi ardevano di sfida.
Matsu è brutto essere sconfitti da uno più piccolo di te vero?
Si mise a ridere.
Sorseggiò un altro po' di cioccolata calda.
Si scosse un po' i capelli liberandoli dalla fascia rossa che li aveva tenuti legati pere tutto quel tempo
Voi dove vivete? Avete una stanza o state in una casa?

Mitsuki

Un allenamento è? Una specie di sfida dunque!
A Mitsuki piacevano le sfide e i combattimenti sebbene non trovasse mai nessuno disposto a farsi sotto.
Sorrise ascoltando i due che si punzecchiavano a vicenda e nel fare ciò assaggiò la panna che galeggiava sulla superficie della cioccolata fumante.
Era così dolce e morbida. Il contrasto tra la panna fredda e la cioccolata calda era qualcosa di incredibilmente piacevole.
All'ultima domanda che pose Allen, quella rivolta ad entrambi, spostò l'attenzione dalla tazza fumante al giovane ragazzo.
Umm nessuno di noi due vive più a casa con i nostri "genitori". Io attualmente abito nel dormitorio dell'istituto Nekozawa e ho lasciato solo da poco casa mia. Aggiungo: finalmente.
Tu invece?

io abito in una bella casetta vicino alla spiggia da solo! ma spesso scrocco la camera della mi sorellona
rispose alla domanda di allen, senza badare alla domanda precedente che gli aveva chiesto.

sorseggiò la cioccolata, la facevano buona ci doveva ritornare...