chieso scusa per il ritardo e per il modo sgangherato in cui il seguente post risulta scritto.
MitsukiIn un primo momento quello schiaffo le diede la carica necessaria per contrattaccare.
Lanciando un occhiata al ragazzo con i suoi occhi fiammeggianti strinse i denti.
La mente della ragazza stava già escogitando un modo più razionale per attaccare il sindaco quando un gemito la distrasse.
Voltando la testa di scatto avvertì un brivido lungo la schiena.
I suoi occhi fiammeggianti incontrarono la figura del ragazzo che stando steso a terra gemeva ormai quasi privo di forze.
Le sue gambe si mossero da sole.
Senza rendersene conto si ritrovava in ginocchio accanto a quello sconosciuto dai capelli turchesi, con le mani protese in avanti a sorreggerlo e un peso sul cuore.
Che cos'era quel senso di... umanità?
Fissando quei delicati lineamenti Mitsuki ebbe un fremito nel costatare quanto i vestiti del ragazzo fossero sporchi di sangue.
E fu allora, quando incontrò lo sguardo del giovane, che qualcosa in lei sembrò rompersi.
Con un lieve rantolo allontanò le mani dal ragazzo lasciandolo alle cure della ragazza dai capelli rosa la cui esistenza era stata ignorata fino a quel momento e se le premette sulle tempie.
Il dolore della rigenerazione dei tessuti era ormai nullo dato che il processo era ultimato e uno nuovo si preparava ad esplodere.
Così come la trasformazione era avvenuta, dolorosa e inaspettata, così anche il ritorno alla normalità si prospettava pieno di insidie.
Rantolando a denti stretti la demone spalancò gli occhi premendo gli artigli contro le tempie quasi a voler soffocare qualcosa.
Il processo ebbe inizio.
La trasformazione non fu questa volta per gradi ma sembrava che ogni aspetto fisico della ragazza facesse a gara a tornare a quello che in 18 anni era sempre stato.
I canini e gli altri denti si ritrassero e si levigarono. I segni sulle guancie si dissolsero.
La prima parte era andata, adasse subentrava quella che anche nel processo di trasformazione era risultata la più dolorosa, la parte che interessava ali, cosa e artigli.
Lottando per tornare alla sua forma originaria il corpo della ragazza fu percorso da tremiti sempre più forti. Le ali iniziarono a contorcersi all'unisono con la coda e, quasi come si trattasse di carta, si ripiegarono su se stesse fino al punto di sparire completamente.
Stringendo i denti per gli spasmi la ragazza sentì le unghie ritirarsi con una lentezza quasi maniacale. Con gli artigli anche il potere della ragazza andava neutralizzato quindi la questione si faceva oltre modo più complicata.
Finita anche questa fase fu la volta degli occhi la cui pupilla si ingrandì improvvisamente quasi a voler spazzare via qualcosa. In seguito dal rosso vivo del resto dell'occhio inizio a riemergere l'antico biancore e lo sgargiante color ambra che avevano sempre caratterizzato lo sguardo della giovane.
Una volta che il processo vide realizzato il suo termine Mitsuki chiuse gli occhi e con un sospiro quasi avesse sostenuto una lotta faticosa si accasciò a terra mantenendo le mani sulle tempie.
Le ci vollero un paio di minuti per riprendersi e riaprire gli occhi.